Archivio per la categoria ‘Sociale’


RESTITUZIONE TARIFFA DEPURAZIONE
(sentenza corte costituzionale n.335 del 15/10/2008)

Gentile Utente,
come forse già saprà, la Sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 15/10/2008, ha stabilito:

  • l’incostituzionalità del pagamento della tariffa relativa al servizio di depurazione, nel caso in cui l’Utente non ne usufruisca (assenza o temporanea inattività dell’impianto di depurazione acque reflue);
  • l’introduzione di una nuova tariffa destinata a coprire i soli costi di investimento relativi alle attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione degli impianti di depurazione (tariffa ex L. 13/2009);
  • l’obbligo per i gestori di rimborsare la quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione, al netto degli oneri deducibili (costi sostenuti dal gestore per le attività di cui sopra) e comprensiva degli interessi maturati.

Tale materia è stata regolata dal legislatore attraverso i seguenti riferimenti normativi:

In conformità a quanto era stato stabilito dalla Legge Galli (L.36/94) e sue successive modificazioni, Publiacqua S.p.a. fino alla data della sentenza, 15.10.2008, ha applicato una tariffa per il servizio di depurazione che copriva sia i costi sostenuti per la gestione degli impianti di depurazione che i costi previsti nei piani di investimento per la progettazione/realizzazione degli stessi.

Nel rispetto di quanto previsto dalla sentenza e dalle successive norme emanate, Publiacqua S.p.a., alle utenze interessate, a partire dal 16/10/2008 non ha più applicato la tariffa per il servizio di depurazione, e dal 01/01/2010 ha applicato la “tariffa ex L. 13/2009” definita dall’Autorità di Ambito Territoriale n. 3 Medio Valdarno con delibera n. 21 del 28/12/2009.
Una volta attivati gli impianti di depurazione, la “tariffa ex L. 13/2009”, sarà sostituita dalla normale tariffa del servizio di depurazione.

Inserendo il suo Codice Utente nello spazio sottostante, potrà verificare se il suo contratto di fornitura, rientra tra quelli previsti per la restituzione della quota di tariffa non dovuta, riferita al servizio di depurazione.
Per maggiori informazioni circa la procedura da seguire per fare la richiesta di restituzione può contattare il nostro Call Center (800 238 238) oppure scaricare le Istruzioni per la presentazione della richiesta di restituzione.

A seguito di alcune segnalazioni pervenute da cittadini e amministrazioni comunali, Publiacqua sta aggiornando il sito al fine di consentire agli utenti di fare istanza di rimborso per le annualità pagate tra il 2003 ed il 2008. Tale aggiornamento si concluderà entro la metà di agosto.

Nel caso in cui l’utente verificasse ancora delle difformità ed avesse fondate motivazioni di ritenere errata la sua posizione riportata sul nostro sito, può presentare ugualmente istanza scaricando l’apposito modulo allegato in fondo a questa pagina, avendo cura di riportare il codice cliente.

Per qualsiasi ulteriore informazione o necessità le ricordiamo che può comunque chiamare il nostro Numero Verde (800 238 238) o recarsi ad uno dei nostri Uffici al Pubblico.

ATTENZIONE: gli utenti dotati di fosse settiche ma allacciati a fognatura che recapita a depuratore devono comunque pagare la quota depurazione.

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In concomitanza dell’appello del Papa, anche la comunità di Casalguidi si riunisce in piazza presso il monumento dei caduti per recitare il rosario sabato 7 settembre alle ore 21:00

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 Preghiera per la Siria,

cristiani con musulmani ed ebrei

La “chiamata” del Papa a una Giornata di preghiera e digiuno per la Siria, sabato 7 settembre, sta raccogliendo adesioni in tutto il mondo. Dalle Filippine all’America Latina, dal Nord Europa al Medio Oriente, sono ormai decine le organizzazioni, religiose e non, che hanno aderito all’appuntamento per dire, cone le parole del Papa, “Mai più guerra! Mai più guerra!”. 

Una sollecitazione è stato rivolto a tutti i consacrati e le consacrate del mondo dal prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, il cardinale Joao Braz de Aviz, insieme al segretario dello stesso dicastero, monsignor José Rodriguez Carballo. La lettera è stata inviata attraverso le Conferenze mondiali e le Conferenze Italiane dei religiosi, delle religiose e degli Istituti secolari.

Il Gran mufti di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, leader spirituale dell’islam sunnita in Siria, “ha espresso il desiderio di essere presente in San Pietro per la veglia di preghiera per la pace in Siria”. Il mufti ha detto alla sua comunità musulmana a Damasco e in tutto il territorio nazionale di “accogliere l’appello, esteso da Papa a tutte le religioni, a pregare per la pace in Sirià”. 

Gregorio III Laham, patriarca greco-cattolico di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti ha sottolineato che tutte le parrocchie della Chiesa greco melchita in Medio Oriente e nel mondo hanno già iniziato i preparativi per rispondere all’iniziativa: “In Siria – continua Gregorio III – terremo aperte le nostre chiese fino a mezzanotte, per permettere a tutti (cattolici, ortodossi e musulmani) di pregare”.

“Tutti i Vescovi e i fedeli cristiani a Damasco accolgono l’appello a digiunare e pregare per la pace in Siria sabato 7 settembre. La preghiera è la nostra ultima possibilità di fermare la violenza”: lo riferisce all’Agenzia Fides S. Ecc. Mons. Samir Nassar, arcivescovo Maronita di Damasco, che vive queste giornate con la sua comunità in un atteggiamento di “preghiera e di speranza per fermare la guerra”. L’Arcivescovo informa Fides che “molti musulmani si uniranno a noi” e che, dunque, la preghiera a Damasco si annuncia ecumenica e interreligiosa, segno della volontà forte di pace della intera popolazione siriana. 

Il Patriarca di Babilonia dei caldei Louis Raphael I Sako chiama la Chiesa caldea e tutti gli iracheni a condividere la giornata di digiuno e di preghiera. “In solidarietà con il desiderio di Papa Francesco e con il suo invito a dedicare il prossimo sabato 7 settembre alla preghiera e al digiuno avendo come intenzione la pace e la stabilità in Siria, in tutto il Medio Oriente e nel mondo – si legge nel comunicato patriarcale pervenuto all’Agenzia Fides – chiediamo a tutti i vescovi cattolici di invitare i loro fedeli, figli e figlie, a digiunare insieme a tutte le persone di buona volontà nel mondo perché finisca la sofferenza di milioni di uomini e cessi la distruzione provocata dalla violenza”.

La Chiesa cattolica nelle Filippine e le comunità musulmane del Sud, secondo l’agenzia Fides, si uniranno a papa Francesco nella giornata di preghiera e digiuno. Il cardinale Luis Antonio Tagle ha invitato tutti i parroci e rettori di santuari dell’Arcidiocesi a celebrare la Messa del mattino di sabato 7 settembre con la speciale intenzione per il popolo della Siria, incoraggiando i fedeli a un’ora di Adorazione eucaristica dopo la Messa. Padre Sebastiano D’Ambra, missionario Pime e fondatore del movimento per il dialogo islamo-cristiano “Silsilah”, nella città di Zamboanga, sull’isola di Mindanao, riferisce a Fides che “nei prossimi giorni il testo dell’Angelus di Papa Francesco del 1° settembre verrà letto e meditato in consessi e incontri interreligiosi”. Padre D’Ambra si farà promotore e diffonderà le parole del Papa nei mass-media locali, invitando anche le comunità islamiche ad aderire alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria. In un incontro fra cristiani e musulmani, organizzato dal movimento “Silsilah” per sabato 7 settembre, si pregherà e digiunerà insieme con l’intenzione implorare da Dio la pace in Siria, in comunione con il Santo Padre.

“Nella mia parrocchia abbiamo iniziato già ieri a pregare secondo le intenzioni di Papa Francesco per la pace in Siria, in tutto il Medio Oriente e nel mondo”, ha detto all’agenzia Fides p. Rafic Greiche, portavoce dei Vescovi cattolici dell’Egitto, che sottolinea che l’invito lanciato dal Pontefice di indire, sabato 7 settembre, una giornata di preghiera e digiuno per la pace, ha avuto un’ottima accoglienza tra i cristiani egiziani. “Venerdì e sabato in tutte le chiese si terranno speciali raduni di preghiera per la pace. I Vescovi cattolici dell’Egitto hanno chiesto a tutte le parrocchie di celebrare speciali adorazioni e momenti di preghiera, accogliendo l’appello del Papa”. “Ringraziamo profondamente Papa Francesco per il suo appello alla pace e per parlare forte e chiaro a favore dei popoli del Medio Oriente, a iniziare da quelli di Egitto e Siria” conclude padre Greiche. 

L’Arcivescovo metropolita siro-ortodosso di “Jazirah e Eufrate”, nella parte orientale della Siria, Eustathius Matta Roham. interpellato dall’agenzia Fides, il Metropolita, afferma che lui stesso e tutta la sua comunità “aderiscono con convinzione all’appello del Papa”. Secondo quanto riferito a Fides dall’Arcivescovo, che nelle prossime settimane si recherà in Libano e in Turchia per motivi pastorali, comunità ortodosse e protestanti di diverse confessioni, in Libano e in altre nazioni del Medio Oriente, si stanno mobilitando per pregare e digiunare insieme sabato 7 settembre. 

Le Suore Carmelitane scalze in Terrasanta, religiose di clausura, accolgono “con intensa partecipazione” l’appello di papa Francesco a una speciale preghiera per la pace in Siria. 

“La comunità francescana del Sacro Convento ha accolto l’invito del Papa, consapevole che le armi della
preghiera e del digiuno sono la strada che permettono di sminare il cuore dell’uomo”. Lo riferisce padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del convento di Assisi. La Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi resterà aperta, in via del tutto eccezionale, da oggi a venerdì fino alle 22 per pregare sulla Tomba del Santo per la pace in Siria e nel mondo.

“La pace è una questione che riguarda tutti i cristiani, indipendentemente dalla confessione a cui appartengono. Per questo accogliamo con profonda consapevolezza cristiana l’invito di papa Francesco per una giornata di preghiera per la pace”. Così si è espresso il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). 

Un digiuno da spiegare ai bambini, un pranzo fatto di poco cibo e molte parole da condividere con i nonni: a chiederli è mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, in una lettera indirizzata a tutte le famiglie per la giornata di preghiera e di digiuno.

 

Gianni Manigrasso


Rio Chi scrive è un cittadino di Casalguidi (purtroppo aggiungerei…) che è davvero sconvolto dalla pessima gestione generale del Comune di Serravalle P.se, dove abbiamo praticamente piccole discariche a cielo aperto (se vuole le documenterò con foto), dove la gestione della cosa pubblica sembra risalire agli anni più bui della prima repubblica (non che la seconda o la terza siano migliori…) e dove l’arroganza degli amministratori nei confronti dei cittadini (soprattutto verso quelli che non hanno votato per loro) è davvero incredibile, irritante direi.

Ma non voglio parlare di troppi argomenti, in questo articolo mi vorrei soffermare sulla problematica degli spazi e degli accessi che il Comune prevede per i cani. A Casalguidi non esiste nessun luogo, neanche minuscolo, dove poter portare i cani a fare giusto 20 metri senza guinzaglio, intendo senza violare la legge, visto che molti miei concittadini lasciano liberamente scorrazzare i propri cani per le vie del paese i quali naturalmente depositano i loro bisogni senza che nessuno li raccolga, violando, oltre che le normali regole di convivenza civile e le leggi in materia, le regole sanitarie più comuni.

Inoltre in quasi tutto il comune sono stati tolti praticamente i cestini a causa della raccolta differenziata e solo dopo mille mail mandate a tutti i rappresentati dell’amministrazione comunale sono stati montati solo un paio di raccoglitori per le deiezioni dei cani purtroppo poco utilizzati dai maleducati che non intendono fare la fatica di cercarli.

In quasi tutti i luoghi pubblici del Comune esistono cartelli che vieterebbero l’ingresso ai cani, cosa che è in palese violazione con tutte le leggi in materia, soprattutto in relazione alla legge regionale 24 del 2011 ma il comune non interviene e non fa togliere tali cartelli, ma soprattutto la cosa più grave che in tutto il paese di Casalguidi esiste un solo giardino pubblico, tenuto anche molto male con le panchine tutte rotte e che si allaga dopo una breve pioggerella, ma dove però i cani non possono neanche entrare quindi non solo non sostare ma neanche passarci all’interno; mi piacerebbe capire il perché di tutto ciò… una mamma che porta un bambino/a al giardino e ha un cane, dove lo mette? La legge e il buon senso direi prevederebbero apposite zone per lasciare i cani casomai per qualche motivo particolare ne fosse vietato l’accesso in luoghi pubblici…

00-piazza di casalguidiMa l’apoteosi credo sia rappresentato dal divieto di accesso ai cani all’interno della piazza principale del paese… Questa proprio mi sembra discriminazione, ignoranza e cattiveria, tale cartello di divieto di accesso fa riferimento tra l’altro a un numero di ordinanza che non è neanche indicato…

Chi scrive è un cittadino con una figlia e due cani… che ogni volta deve scegliere se portare fuori i cani o la figlia… che quando deve portare i cani deve recarsi o allo sgambatoio di Quarrata o a quello di Pistoia… del resto così come quando vuole portare la figlia in un giardino degno di questo nome.

Chiuderei con una frase celebre del M. K. “Mahatma” Gandhi:

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.

Gabriele Massi


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TUTTO IL TERRITORIO DEL COMUNE E’ IN UN PESSIMO STATO E IL SINDACO CHE FA’…?

 

SEGNALIAMO DA TEMPO LA SITUAZIONE DI DEGRADO DEL NOSTRO COMUNE , ABBIAMO PIU’ VOLTE FATTO PRESENTE QUANTA POCA MANUTENZIONE VENGA EFFETTUATA NEI VARI FOSSI , CANALI DI SCOLO ECC PER NON PARLARE DELLE STRADE , DEI MARCIAPIEDI E DELLE AIUOLE .

IN QUESTO CASO DOCUMENTIAMO IL CROLLO DI  UN ARGINE DEL FOSSO LUNGO IL VIALE EUROPA , DI CUI NATURALMENTE IL COMUNE NON SI E’ ACCORTO NE SI PREOCCUPA , LO STESSO ARGINE E’ IN UNO STATO PESSIMO IN VARI PUNTO LUNGO IL CORSO  , GIA  ALTRE VOLTE LO ABBIAMO SEGNALATO E IL COMUNE SI E’ LIMITATO A DIRE CHE LA RESPONSABILITA’ E’ DEL CONSORZIO DI BONIFICA; VOGLIAMO ASPETTARE CHE CROLLI OVUNQUE PRIMA DI PROVVEDERE?

 

 

RITENIAMO CHE IL COMUNE DOVREBBE DAVVERO CAMBIARE ATTEGGIAMENTO , SMETTERE DI CONCEDERE SEMPRE NUOVE CONCESSIONI EDILIZIE E FAR INVADERE IL TERRITORIO DA CEMENTO , MA INIZIARE UN PERCORSO DI TUTELA DEL PATRIMONIO , DI MANUTENZIONE , PENSARE A RECUPERARE LE STRUTTURE CHE CI SONO PRIMA DI COSTRUIRNE DI NUOVE.


Sicurezza: nessuna azione è stata intrapresa e il problema è sempre più grave

In merito al problema sicurezza avevamo già segnalato la grave situazione dovuta a furti violenti con percosse ai cittadini e rapine a mano armata ed altri reati del genere con un articolo sul nostro blog del 20/12/12 , purtroppo nulla sembra si stato fatto dalle forze di polizia locale, dal Comune e da tutti gli altri enti preposti a garantire la sicurezza pubblica.

Nell’ articolo scritto da Gabriele Massi ,ex poliziotto quindi persona competente sull’argomento, si faceva riferimento a una riunione tenutasi nel mese di dicembre 2011 dal Comitato Provinciale per la Sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Lubatti , il quale aveva invitato gli enti locali ad aumentare gli impianti di video sorveglianza e migliorare il funzionamento dell’illuminazione pubblica (misure che condivido, sono due ottimi deterrenti), inoltre dava disposizioni per migliorare la sinergia tra forze dell’ordine e polizie municipali al fine di prevenire e reprimere i reati contro la persona e contro il patrimonio.

A tale riunione il Sindaco di Serravalle Pistoiese aveva pensato bene di non partecipare ovviamente , si vede che a lui il problema non interessava ( unico sindaco non presente ) e aveva mandato un assessore.

Adesso a distanza di quasi un anno ci domandiamo cosa e’ stato fatto? Il Comune ha preso in considerazione il problema?
Nel programma elettorale di Serravalle Futura la questione sicurezza era centrale, affrontata con delle proposte concrete e realizzabili per quanto un Comune possa fare ovviamente.

In questi giorni un cittadino che ha subito un tentativo di furto in casa ci ha segnalato la frequente presenza di un veicolo sospetto con a bordo 3 persone probabilmente extracomunitarie aggirarsi spesso per il paese come in una perlustrazione , ovviamente tale segnalazione sara’ girata alle forze dell’ordine , ricordiamo ai cittadini che e’ molto importante che ognuno faccia la sua parte che si tengano sempre gli occhi aperti e si notino persone sospette in atteggiamenti che potrebbero portare al compimento di reati.

Sollecitiamo le forze dell’ordine a prendere provvedimenti , chiediamo ai Carabinieri locali e alla Polizia Municipale di prendere sul serio il problema ricordando che la sicurezza dei cittadini deve essere una priorità , sicuramente più importante di qualsiasi altra attività sanzionatoria come i verbali al codice della strada per esempio , e che la prevenzione e il controllo del territorio sono le prime regole per ridurre il compimento dei reati.

Il Comitato Cittadino farà di tutto, tramite il Consigliere Manigrasso , per fare in modo che il problema sicurezza venga tenuto nella dovuta considerazione , proponendo anche un incontro tra i Cittadini e gli organi competenti per fare in modo di aiutare gli stessi nella prevenzione attuando alcune norme comportamentali atte a prevenire o almeno a non favorire la messa in opera di atti criminali.

 

 


E se la raccolta firme per la salvaguardia del “Campo Sportivo Vecchio” venisse ignorata?

Dall’ultima riunione della Commissione Urbanistica, peraltro presieduta da Gianni Manigrasso nostro presidente, sembra che l’amministrazione comunale abbia intenzione di disattendere, ignorare, travisare – vedete voi quale termine preferite – la volontà di salvaguardare l’area del campo sportivo vecchio, volontà espressa dai cittadini con la raccolta di ben 873 firme.

Come ben vi ricordate, il CCS depositò in comune la raccolta firme effettuata per evitare la cementificazione dissennata di una delle zone a noi più care, sia per motivi urbanistici, sia storici; il vecchio campo sportivo sorge infatti a ridosso della piazza di Casalguidi ed è foriero di bei ricordi per molti, grandi e piccini.

Insieme alla raccolta firme, il Comitato Cittadini depositò anche copia di 2 progetti alternativi a quello dell’amministrazione comunale; uno prevedeva comunque la realizzazione del fabbricato,  ma con gli spazi razionalizzati e disposti in modo da dividere bene quelli dedicati all’area verde e parcheggi pubblici e quelli di pertinenza agli appartamenti.

L’altro progetto invece prevedeva esclusivamente la realizzazione di un parco verde ben attrezzato, dove la cura dei particolari come l’anfiteatro ed il parco fotovoltaico ben dissimulato negli arredi, andavano a valorizzare in maniera decisa l’opera, senza dimenticare un’ingegnosa disposizione dei parcheggi, indispensabili per i cittadini della zona.

Quest’ultimo progetto era stato quello che aveva riscosso un notevole consenso da parte dei cittadini accorsi alla presentazione dei piani alternativi e dei risultati della raccolta firme, lo scorso luglio presso la sala Francini della Misericordia.

Bene, parrebbe proprio che chi governa Casalguidi se ne infischi della volontà espressa dai cittadini, perché la giunta, prodiga di dettagli, ha ripresentato quella che sarebbe la bozza del progetto ammissibile che prevede lo spostamento del fabbricato da nord a sud nell’area ed un’aumento irrisorio dell’area verde; fumo negli occhi.

Inoltre, è stato fatto osservare che la disposizione del fabbricato, dei parcheggi e dell’area verde, renderebbe questi ultimi a servizio degli appartamenti, che beneficerebbero di un’ulteriore parcheggio e di un gran bel “giardino privato”.

A nulla sono valse le proposte del nostro presidente Manigrasso e dei consiglieri della minoranza, volte a spostare la realizzazione dell’indispensabile  fabbricato – sembra che senza costruire immobili non sia possibile “fare cassa” a Casalguidi – nell’area verde di Cantagrillo che conta ben 8000 mq di terreno in posizione decentrata.

Aspettiamo quindi il nuovo consiglio comunale e le decisioni che verranno prese in seno ad esso, augurandoci che le logiche del profitto e della speculazione indiscriminata non prevalgano sul buon senso e su quella che, sembra, sia stata la volontà dei cittadini che tanto bene hanno espresso durante la raccolta firme.

Il Comitato Cittadino di Serravalle Pistoiese, con il suo rappresentante in consiglio comunale, Gianni Manigrasso, provvederà a non fare sconti, vigilando sul corretto svolgimento della gara di appalto e sulla definizione dei vincoli di contratto, ultimamente non sempre chiari e limpidi a Serravalle, vedi l’esempio della gestione del Polo Scolastico.


Il 9 Luglio 1978, Sandro Pertini, appena eletto Presidente della Repubblica Italiana, pronunciava queste parole davanti al Parlamento ed al popolo Italiano.

Pertini allora vedeva nelle nuove generazioni la difesa dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana, quei valori conquistati, a caro prezzo, da chi aveva dato la propria vita per la liberazione dell’Italia; un’Italia concepita come giusta, democratica, solidale, fondata sul lavoro e sulla libertà.

Nell’anniversario della sia nascita, il 25 settembre 1896, ricordiamo queste parole, perché l’attuale crisi economica e politica è anche e soprattutto figlia di una crisi morale che pone il singolo davanti agli altri, che fa del malaffare e del profitto personale la regola e non l’eccezione.

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Onorevoli senatori, onorevoli deputati, signori delegati regionali, nella mia tormentata vita mi sono trovato più volte di fronte a situazioni difficili e le ho sempre affrontate con animo sereno, perché sapevo che sarei stato solo io a pagare, solo con la mia fede politica e con la mia coscienza.
Adesso, invece, so che le conseguenze di ogni mio atto si rifletteranno sullo Stato, sulla nazione intera. Da qui il mio doveroso proposito di osservare lealmente e scrupolosamente il giuramento di fedeltà alla Costituzione, pronunciato dinanzi a voi, rappresentanti del popolo sovrano. Dovrò essere il tutore delle garanzie e dei diritti costituzionali dei cittadini. Dovrò difendere l’unità e l’indipendenza della nazione nel rispetto degli impegni internazionali e delle sue alleanze, liberamente contratte.
Dobbiamo prepararci ad inserire sempre più l’Italia nella comunità più vasta, che è l’Europa, avviata alla sua unificazione con il Parlamento europeo, che l’anno prossimo sarà eletto a suffragio diretto.
L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire.
Ma dobbiamo operare perché, pur nel necessario e civile raffronto fra tutte le ideologie politiche, espressione di una vera democrazia, la concordia si realizzi nel nostro paese.
Farò quanto mi sarà possibile, senza tuttavia mai valicare i poteri tassativamente prescrittimi dalla Costituzione, perché l’unità nazionale, di cui la mia elezione è un’espressione, si consolidi, si rafforzi. Questa unità è necessaria, e se per disavventura si spezzasse, giorni tristi attenderebbero il nostro paese.
Non dimentichiamo, onorevoli deputati,, onorevoli senatori, signori delegati regionali, che se il nostro paese è riuscito a risalire dall’abisso in cui fu gettato dalla dittatura fascista e da una folle guerra, lo si deve anche e soprattutto all’unità nazionale realizzata allora da tutte le forze democratiche.
E’ con questa unità nazionale che tutte le riforme, cui aspira da anni la classe lavoratrice, potranno essere attuate. Questo è compito del Parlamento.
Bisogna sia assicurato il lavoro ad ogni cittadino. La disoccupazione è un male tremendo che porta anche alla disperazione. Questo, chi vi parla, può dire per personale esperienza acquisita quando in esilio ha dovuto fare l’operaio per vivere onestamente. La disoccupazione giovanile deve soprattutto preoccuparci, se non vogliamo che migliaia di giovani, privi di lavoro, diventino degli emarginati nella società, vadano alla deriva, e disperati, si facciano strumenti dei violenti o diventino succubi di corruttori senza scrupoli.
Bisogna risolvere il problema della casa, perché ogni famiglia possa avere una dimora dignitosa, dove poter trovare un sereno riposo dopo una giornata di duro lavoro.
Deve essere tutelata la salute di ogni cittadino, come prescrive la Costituzione.
Anche la scuola conosce una crisi che deve essere superata. L’istruzione deve essere davvero universale, accessibile a tutti, ai ricchi di intelligenza e di volontà di studiare, ma poveri di mezzi.
L’Italia ha bisogno di avanzare in tutti i campi del sapere, per reggere il confronto con le esigenze della nuova civiltà che si profila. Gli articoli della Carta costituzionale che si riferiscono all’insegnamento e alla promozione della cultura, della ricerca scientifica e tecnica, non possono essere disattesi. Il dettato costituzionale, che valorizza le autonomie locali e introduce le regioni, è stato attuato. Ne è derivata una vasta partecipazione popolare che deve essere incoraggiata.
Questo diciamo, perché vogliamo la libertà, riconquistata dopo lunga e dura lotta, si consolidi nel nostro paese. E vada la nostra fraterna solidarietà a quanti in ogni parte del mondo sono iniquamente perseguitati per le loro idee.
Certo noi abbiamo sempre considerato la libertà un bene prezioso, inalienabile. Tutta la nostra giovinezza abbiamo gettato nella lotta, senza badare a rinunce per riconquistare la libertà perduta. Ma se a me, socialista da sempre, offrissero la più radicale delle riforme sociali a prezzo della libertà, io la rifiuterei, perché la libertà non può mai essere barattata. Tuttavia essa diviene una fragile conquista e sarà pienamente goduta solo da una minoranza, se non riceverà il suo contenuto naturale che è la giustizia sociale. Ripeto quello che ho già detto in altre sedi: libertà e giustizia sociale costituiscono un binomio inscindibile, l’un termine presuppone l’altro: non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà, come non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale. Di qui le riforme cui ho accennato poc’anzi. Ed è solo in questo modo che ogni italiano sentirà sua la Repubblica, la sentirà madre e non matrigna. Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati. Così l’hanno voluta coloro che la conquistarono dopo venti anni di lotta contro il fascismo e due anni di guerra di liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronto a difenderla contro chiunque tentasse di minacciarla con la violenza. Contro questa violenza nessun cedimento. Dobbiamo difendere la Repubblica con fermezza, costi quel che costi alla nostra persona.. Siamo decisi avversari della violenza, perché siamo strenui difensori della democrazia e della vita di ogni cittadino. Basta con questa violenza che turba il vivere civile del nostro popolo, basta con questa violenza consumata quasi ogni giorno contro pacifici cittadini e forze dell’ordine, cui va la nostra solidarietà.
Ed alla nostra mente si presenta la dolorosa immagine di un amico a noi tanto caro, di un uomo onesto, di un politico dal forte ingegno e dalla vasta cultura: Aldo Moro. Quale vuoto ha lasciato nel suo partito e in questa Assemblea! Se non fosse stato crudelmente assassinato, lui, non io, parlerebbe oggi da questo seggio a voi. Ci conforta la constatazione che il popolo italiano ha saputo prontamente reagire con compostezza democratica, ma anche con ferma decisione, a questi criminali atti di violenza. Ne prendano atto gli stranieri spesso non giusti nel giudicare il popolo italiano. Quale altro popolo saprebbe rispondere e resistere alla bufera di violenza scatenatesi sul nostro paese come ha saputo e sa rispondere il popolo italiano?
Onorevoli senatori, onorevoli deputati, signori delegati regionali invio alle forze armate il mio saluto caloroso. Esse oggi, secondo il dettato della Costituzione, hanno il solo nobilissimo compito di difendere i confini della patria se si tentasse di violarli. Noi siamo certi che i nostri soldati e i nostri ufficiali saprebbero con valore compiere questo alto dovere.
Il mio saluto deferente alla magistratura: dalla Corte costituzionale a tutti i magistrati ordinari e amministrativi cui incombe il peso prezioso e gravoso di difendere la vita altrui. Ma devono essere meglio apprezzate ed avere condizioni economiche più dignitose.
Vada il nostro riconoscente pensiero a tutti i connazionali che fuori delle nostre frontiere onorano l’Italia con il loro lavoro.
Rendo omaggio a tutti i miei predecessori per l’opera da loro svolta nel supremo interesse del paese. Il mio saluto al senatore Giovanni Leone, che oggi vive in amara solitudine.
Non posso, in ultimo, non ricordare i patrioti coi quali ho condiviso le galere del tribunale speciale, i rischi della lotta antifascista e della Resistenza. Non posso non ricordare che la mia coscienza di uomo libero si è formata alla scuola del movimento operaio di Savona e che si è rinvigorita guardando sempre ai luminosi esempi di Giacomo Matteotti, di Giovanni Amendola e Piero Gobetti, di Carlo Rosselli, di don Minzoni e di Antonio Gramsci, mio indimenticabile compagno di carcere.
Ricordo questo con orgoglio, non per ridestare antichi risentimenti, perché sui risentimenti nulla di positivo si costruisce, né in morale, né in politica.
Ma da oggi io cesserò di essere uomo di parte. Intendo essere solo il Presidente della Repubblica di tutti gli italiani, fratello a tutti nell’amore di patria e nell’aspirazione costante alla libertà e alla giustizia. Onorevoli senatori, onorevoli deputati, signori delegati regionali, viva l’Italia!

Sandro Pertini


LA SITUAZIONE ECONOMICA DEI COMUNI MAGARI NON SARA’  IDIALLIACA  MA VISTO CHE IL SINDACO SI E’ VANTATO CHE IL  MINISTERO DELL’ECONOMIA  HA INSERITO SERRAVALLE PISTOIESE TRA I COMUNI VIRTUOSI SAREBBE IL CASO CHE LO STESSO MUNGAI PENSASSE AD OCCUPARSI DELLE PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO DI SUA COMPETENZA SOPRATTUTTO SOTTO L’ASPETTO DEL DEGRADO URBANO E DELLO STATO DI ABBANDONO DI TORRENTI, FOSSI , STRADE , EDIFICI PERICOLANTI ABBANDONATI , GIARDINI PUBBLICI ECC…  INVECE DI SPENDERE SOLDI PER EFFETTUARE FESTE PATRONALI E SOPRATTUTTO GRANDI SPETTACOLI PIROTECNICI COME CON TANTA ENFASI  AFFERMAVA SU FACEBOOK LA SIGRA QUERCI SIMONA (VICE SINDACO)

VEDIAMO SOLO ALCUNI ESEMPI:

NEL CASO SPECIFICO ( COME DA FOTO) VEDIAMO LA SITUAZIONE DEL FOSSO DEL RIO DI CASALE ALL’ALTEZZA DEL VIALE EUROPA , DOVE L’ARGINE DESTRO e’ CROLLATO E IL LETTO e’ COMPLETAMENTE RICOPERTO DI TERRA E SOPRATTUTTO di VEGETAZIONE CHE RENDE IMPOSSIBILE LO SCORRERE DELL’ACQUA CREANDO DI CONSEGUENZA CATTIVI ODORI MA SOPRATTUTTO , IN CASO DI FORTI PIOGGIE, RISCHIO DI ESONDAZIONI… SENZA CONSIDERARE LA MASSICCIA PRESENZA DI GROSSI RATTi zanzare ecc..

 

 

 

 

 

 

 

IL COMUNE DA REGOLAMENTO COMUNALE E’ GARANTE DELLA SALUTE PUBBLICA E DELLA SICUREZZA  E DEVE INTERVENIRE LADDOVE I PRIVATI NON LO FACCIANO ANCHE  NELLE  PROPRIETA PRIVATE;  IN VIA DANTE ALIGHIERI C’E’ UN ENORME TERRENO , SI DICE EDIFICABILE , IN UNO STATO INCREDIBILE DI ABBANDONO CON ERBACCIE  ALTE PIU’ DI UN METRO ( PERICOLOSE ANCHE PER EVENTUALI INCENDI) ..RICOPERTO DI SPAZZATURA E INFESTATO DA RATTI… DOPO VARIE MAIL  AD ESPONENTI DELLA PRECEDENTE MAGGIORANZA  ( ANCHE ALL’ATTUALE SINDACO) E OPPOSIZIONE LA SITUAZIONE E’ RIMASTA INVARIATA.


Si, vi garberebbe !!!

Certo, la notizia è vera, ma non si tratta di un segno tangibile dell’attenzione verso la città da parte dell’amministrazione comunale di Serravalle Pistoiese.

Altrettanto vero è che questa promessa era stata fatta in campagna elettorale da parte della coalizione di “Serravalle Futura” e non dalla vecchia e nuova maggioranza.

Sempre più vero è che l’iniziativa di tagliare del 20% l’indennità del Sindaco e degli Assessori Comunali è stata mantenuta dal Comune di Quarrata.

Cari Mungai & Soci, che ne direste di un briciolo di buona emulazione? Siamo fiduciosi !

Leggi l’articolo originale sul blog di Andrea Balli



Il nostro presidente, Gianni Manigrasso, venuto a conoscenza dell’iniziativa della Protezione Civile e del Governo ha inviato la seguente email all’Assessore Santucci del Comune di Serravalle Pistoiese con delega alla Protezione Civile.

Salve sig. Santucci
La disturbo per sapere se come assessore con delega alla protezione civile, vi e’ utile pensare di poter presentare al consiglio comunale una proposta come segue :
Chiedere a tutte le unità locali alberghiere di qualunque ordine nel nostro comune, di potersi mettere a disposizione al fine di ospitare i terremotati dell’Emilia.
Per il pagamento se ho capito bene il governo ha messo a disposizione 600€ a persona per potersi procurare un alloggio in autonomia.
Verificato la fattibilità, propongo di procedere a comunicare alla protezione civile competente.
Coinvolgendo anche l’istruzione pubblica per sostenere gli eventuale
bambini che saranno alloggiati presso il nostro comune.
In attesa di un cortese riscontro
Cordiali saluti

Gianni Manigrasso

L’Assessore Santucci ha prontamente risposto nella seguente maniera.

Gentile Manigrasso,
la terribile situazione che si è venuta a creare nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna ha certamente scosso la coscienza di tutti.

Sicuramente, nel nostro piccolo, dobbiamo tutti fare il possibile per aiutare chi ha più bisogno di noi.
Mi attiverò quanto prima per capire se ci sono le possibilità di tradurre in pratica quanto da lei richiesto.
Anche l’assessore Querci, che ci legge in copia, si attiverà per quanto di sua competenza.

Nel ringraziarla per la gentile segnalazione, porgo cordiali saluti.

Luca Santucci

Ringraziamo la disponibilità dell’amministrazione comunale, sperando di poter fare qualcosa di tangibile per aiutare quante più persone possibili ad uscire dai disagi causati dalla tragedia del terremoto dell’Emilia Romagna.